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Categoria: Politica

idee liberali proposta welfare famiglie e asili nido

proposta  politica visione  liberale

Un sistema di welfare ispirato da una visione liberal democratica presuppone che ci sia un intervento serio  a sostegno delle pari opportunita’ dove la famiglia e’ fortemente messa in primo piano affinche’ tutti i componenti possano contribuire alla sua crescita e al raggiungimento di un livello di reddito dignitoso, soprattutto dove ciascuno possa esprimersi senza condizionamento alcuno.Si rende quindi necessario formulare una proposta che accompagni la famiglia in tutto il suo percorso.La funzione degli asili nido e’ per OL uno dei pilastri importanti al quale prestare dovuta attenzione parametrando le scelte politiche con una societa’ moderna e complessa in continua evoluzione.

Il gruppo di lavoro si confronta su questa e altre tematiche e delinea uno schema che potra’ in futuro anche diventare proposta di legge, una proposta che trova la sua applicazione nei vari ambiti della vita sociale e lavorativa.

Detta proposta non solo risponde alle esigenze delle famiglie ma favorisce lo stimolo di una economia locale e nazionale atttraverso la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore educativo.

1 Meno Stato, obiettivo: Creare un sistema di asili nido accessibile, di alta qualita’ e sostenibile.Riduzione dell’intervento statale promuovendo e sostenendo anche l’iniziativa privata.

Assegnare un ruolo importante anche alle realta’ aziendali.(Incentivi e detassazione alle aziende che offrono servizi per l’infanzia).

Creazione di asili Nido privati  la dove le realta’ aziendali non sono presenti o insufficienti. – Offerta-( Sgravi fiscali e finanziamenti a fondo perduto Statali e/o regionali ) particolare attenzione alle aree con carenza di servizi.

Benefici:aumento della disponibilita’ di posti e diversificazione dei servizi.

2 Meno Burocrazia

L’obiettivo e’ ridurre le procedure burocratiche per la registrazione e l’apertura di nidi.

I benefici sono quelli di facilitare l’ingresso di nuovi operatori nel mercato e promuovere sistemi innovativi.

Collaborazione con le agenzie presenti sul territorio , enti locali e Ong alfine di raggiungere tutte le aree del territorio anche le piu’ disagiate per non creare disparita’:

3 Formazione continua e certificazione anche privata. Obiettivo: miglioramento della qualita’ educativa e maggiore flessibilita’.

Sussidi per la formazione del personale attraverso intervento del pubblico anche con sostegno ad organizzazioni private che offrono corsi di formazione.

4 Sostegno alla famiglia

  • Promozione del lavoro e dell’autonomia – pianificazione del lavoro coniugandolo con la vita famigliare.
  • Supporto all’imprenditorialita’ con incentivi alle famiglie che desiderano avviare attivita’ che includano servizi per l’infanzia.
  • Sviluppo di comunita’ – iniziative comunitarie e supporto tra famiglie per creare reti di sostegno non dipendendo esclusivamente dall’Istituzione pubblica.

In tutto questo la proposta politica liberale cerca di enfatizzare la liberta’ individuale, la responsabilita’ personale limitando il ruolo dello stato che potra’ comunque garantire i servizi di base e che avra’ un ruolo attento nel fissare le regole e controllo sul territorio .Detta proposta mira a creare altresi’ un ambiente dove le famiglie possano prendere decisioni autonome e informate riguardo all’educazione e alla crescita dei loro figli rivolgendosi a servizi sempre piu’ innovativi presenti sul mercato.

 

 

 

 

 

 

 

autodeterminazione dei popoli

Autodeterminazione dei popoli

 

La prima considerazione che possiamo fare alla luce della storia e delle lotte passate e presenti per conquistare cio’ che e’ un diritto naturale, ci porta a dire che in realta’ i popoli non si sono mai autodeterminati o lo hanno fatto solo per brevi periodi.

Due elementi sono da tenere in considerazione:

LA AUTODETERMINAZIONE MOTIVAZIONALE, CHE DERIVA DA PRINCIPI NATURALI (Predisposizione, interessi, valori ecc.) tesa quindi al benessere, sono del parere che debba trovare un punto di equilibrio con la MOTIVAZIONE RFEGOLAMENTATA che in sostanza e’ caratterizzata da pressioni o atti esterni al soggetto, come ad es. restrizioni, punizioni, limitazioni ecc..

Quando i comportamenti esterni vengono percepiti piu’ o meno come oppressivi a lungo andare  sfociano in disordini individuali e collettivi, in certi momenti storici portano anche alla secessione..

La politica in questo, gioca un ruolo fondamentale e dovrebbe salvaguardare tutto cio’ che nasce da un diritto naturale, costruendo su di esso una visione di societa’.

L’ART.32 DELLA COSTITUZIONE e piu’ ampliamente la Carta delle Nazioni Unite ne disciplina l’attuazione.

AUTODETERMINAZIONE DI UN POPOLO  quindi implicherebbe assenza di dominazione straniera, di pressioni esterne e straniere.

Nel tempo pero’ abbiamo assistito a come le Costituzioni si sono “ADEGUATE” al volere della finanza e degli interessi sovranazionali, calpestando di fatto le Costituzioni, mascherando l’autodeterminazione regolamentata come un accoglimento e un adeguamento alla Democrazia di interesse mondiale.

A nulla e’ valso il diritto naturale da parte di un popolo di esercitare la propria sovranita’ atttraverso forme di proposta (LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE. REFERENDUM ECC.) in quanto poi disattese o accantonate.

L’autodeterminazione regolamentata, spacciata come volere universale per il bene comune, spacciata quindi come Democrazia, sta prevalendo su quella naturale, portando i popoli ad incomprensioni, guerre,

incapacita’ di capire, discernere e scegliere.

Ha portato i popoli ad uno sfinimento, ad un abbassamento culturale e appunto all’incapacita’ di leggere la storia e gli avvenimenti anche attuali per poter esercitare cio’ che e’ un diritto naturale.

Angelo Pagani

Sistema Paese

concetto di liberta’

La libertà

E’ UN DIRITTO NATURALE,  è la possibilità di agire in modo autonomo, senza subire controlli, costrizioni e impedimenti.

essere liberi da ogni assoggettamento e oppressione Possono essere identificate tre forme di libertà: civile, politica e sociale.OGNI  COSTITUZIONE ENUNCIA CHE «La libertà personale è inviolabile»

Infatti nella Magna Charta Libertatum, emanata da Enrico III di Inghilterra nel 1225, si legge: «Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, spossessato delle sue terre o della libertà o delle libere usanze, o messo fuori legge, esiliato, o molestato in qualsiasi modo, né metteremo, né faremo mettere la mano su di lui, se non in virtù di un giudizio legale dei suoi pari e secondo la legge del paese». La libertà personale viene anche detta “libertà dagli arresti”. Anche la Costituzione Italiana spiega nell’art. 13): «Non è ammessa forma alcuna di detenzione, d’ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per un atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge».La Costituzione Italiana difende la libertà personale affermando il diritto dell’inviolabilità del domicilio (art. 14) e il diritto di circolazione e di soggiorno.

Un’altra importante libertà è la libertà di pensiero (art.

21), inteso come manifestazione tangibile nelle parole e negli scritti (libertà di stampa) del pensiero in quanto nessuno può sapere cosa le persone pensino nel segreto della loro coscienza. Alla libertà di pensiero è direttamente legata la libertà religiosa (art. 19), che soprattutto in Europa è stata ottenuta con difficoltà.

 

Questa Liberta’ ci permette ci muoverci, agire, pensare, scegliere e relazionarci, implica pure responsabilita’ delle azioni che non devono ledere la liberta’ altrui.

 

La libertà

E’ UN DIRITTO NATURALE,  è la possibilità di agire in modo autonomo, senza subire controlli, costrizioni e impedimenti.

essere liberi da ogni assoggettamento e oppressione Possono essere identificate tre forme di libertà: civile, politica e sociale.OGNI  COSTITUZIONE ENUNCIA CHE «La libertà personale è inviolabile»

Infatti nella Magna Charta Libertatum, emanata da Enrico III di Inghilterra nel 1225, si legge: «Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, spossessato delle sue terre o della libertà o delle libere usanze, o messo fuori legge, esiliato, o molestato in qualsiasi modo, né metteremo, né faremo mettere la mano su di lui, se non in virtù di un giudizio legale dei suoi pari e secondo la legge del paese». La libertà personale viene anche detta “libertà dagli arresti”. Anche la Costituzione Italiana spiega nell’art. 13): «Non è ammessa forma alcuna di detenzione, d’ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per un atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge».La Costituzione Italiana difende la libertà personale affermando il diritto dell’inviolabilità del domicilio (art. 14) e il diritto di circolazione e di soggiorno.

Un’altra importante libertà è la libertà di pensiero (art.

21), inteso come manifestazione tangibile nelle parole e negli scritti (libertà di stampa) del pensiero in quanto nessuno può sapere cosa le persone pensino nel segreto della loro coscienza. Alla libertà di pensiero è direttamente legata la libertà religiosa (art. 19), che soprattutto in Europa è stata ottenuta con difficoltà.

 

Questa Liberta’ ci permette ci muoverci, agire, pensare, scegliere e relazionarci, implica pure responsabilita’ delle azioni che non devono ledere la liberta’ altrui.

angelo pagani

elezioni regionali 2022 lombardia

LOMBARDIA….LA LISTA CIVICA LOMBARDIA  ideale determinante per la vittoria del cdx.

 

DOPO UNA BREVE E POCO AFFASCINANTE  CAMPAGNA ELETTORALE, LE URNE HANNO DATO IL LORO RISULTATO: NUOVA VITTORIA DEL CDX E DI ATTILIO FONTANA.

PARTIAMO DAI “PERDENTI”: LA LISTA MORATTI A BRACCETTO CON IL TERZO POLO RACCOGLIE IL 9,9% NEL SUO INSIEME ALL’INTERNO DEL QUALE LA SUA LISTA CIVICA RACCOGLIE IL 5 VIRGOLA…. , L’ALLEANZA PD E 5 STELLE SI ATTESTA INTORNO AL 33,9%, VOLA L’ALLEANZA DI CDX INTORNO AL 54,7%.Risultato deludente sintomo che la Moratti non ha sfondato in seguito allo strappo con Fontana e soprattutto non ha ottenuto i risultati sperati alleandosi con Renzi e Calenda.

PARLANDO INVECE DELLA COALIZIONE DI CDX RISULTA CHIARO  CHE LA STESSA HA TENUTO e vinto il confronto con le altre forze contrapposte, , NELLO STESSO TEMPO PERO’ , SI SONO ROTTI ALCUNI EQUILIBRI INTERNI RISPETTO ALLE PRECEDENTI ELEZIONI REGIONALI DEL 2018.

 

QUAL E’ PERO’ IL SEGRETO DEL SUCCESSO ?Tra le svariate analisi politiche DUE SONO I FATTORI CHE RIESCO AD INDIVIDUARE:

PRIMO IL cdx e’ stato indubbiamente trainato da Fratelli d’Italia che in Regione si aggiudica 22 seggi,(PRIMA ERANO SOLAMENTE 3)SU 78 , seguito dalla Lega che  perde rispetto alle precedenti regionali, 14 consiglieri SU 78 (precedentemente ne aveva  28) e su Brescia salva il valido Floriano Massardi ex consigliere regionale in quota lega ;Forza Italia e satelliti  ottiene il 7,2% con 6 consiglieri eletti  lasciando sul campo ad esempio , candidati di valore come  Gabriele Barucco  ex e  Claudia Carzeri ex consigliere regionale in quota Forza Italia.

Cambiano dunque gli equilibri in Regione all’interno della coalizione, dove fratelli d’Italia, trainato probabilmente  dal consenso per il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si pone in posizione “egemone” nel dettare la prossima divisione degli assessorati e le priorita’ dell’agenda di governo regionale.

La lista Noi Moderati di Sgarbi ,sempre a sostegno di Attilio Fontana Presidente guadagna una piccola percentuale 1,2% esprimendo n.1 consigliere .

Secondo.Merita invece , una attenzione  particolare , la lista Lombardia ideale- lista civica Fontana Presidente che ottiene il 6,2% e si aggiudica 5 consiglieri su 78 (nel 2018 1,5%), uno in piu’ di Forza Italia, potendo quindi portare il proprio contributo valoriale nelle prossime programmazioni e decisioni Regionali. Scopriamo  ad Esempio che essa e’ la composizione   di movimenti appartenenti al centro dx ma non apertamente schierati con i partiti tradizionali, movimenti che hanno saputo recuperare  una visione comune su tematiche come sostenibilita’, centralita’ degli individui, sanita’, trasporti ecc.Si e’ trattato, quindi di  una  aggregazione riuscita dove la visione della Polis e’ prevalsa sulla divisione delle poltrone, dove lo sforzo determinato del Sen. Carlo Giovanardi ( cristiani popolari liberali) ha saputo accomunare forze diverse attorno ad una espressione valoriale, con una idea di Regione diversa ma Equilibrata, piu’ vicina al cittadino, dove sia riconosciuta anche l’importanza del terzo settore che congiuntamente alla politica ne esalta l’opera e i risultati.

Sistema Paese, ha creduto in questa operazione, convinto che un terzo polo liberale, progressista, identitario possa nascere solo da qui, dove i sistemi valoriali vengono prima dell’affermazione personale, dove e’ riconosciuta e sostenuta la partecipazione di facce nuove che possano spendersi e ridare smalto alla politica.

Che il terzo polo stia maturando proprio tra queste aggregazioni? Sistema Paese  sara’ sempre presente dove L’IDENTITA’ DI CIASCUNO, LA SUA LIBERTA’ E LA CENTRALITA’ DELL’INDIVIDUO/CITTADINO rappresentino lo spirito trainante della proposta.

 

Siamo certi che l’ incontro di movimenti diversi, ciascuno motivato da idee comuni,  possa anche

Recuperare una grossa fetta di elettorato espressione dell’astensionismo, fiduciosi che questo raggruppamento di movimenti possa trarre dalla loro esperienza una vision comune in grado di raccogliere democraticamente il disagio,  di convincere e riavvicinare l’elettore alla politica. Sapremo ancora affascinare l’elettore ? Il focus e’ sempre quello che fin dalla sua nascita Sistema Paese ripropone e sta alla base del suo “fare politica” identita’-liberta’ e centralita’ dell’individuo.

A.PAGANI

Sistema Paese

(economia reale societa’ civile)

appunti sistema sanitario lombardo- spunti di riflessione

   Sistema sanitario lombardo – appunti di sistema paese per una Sanita’ piu’ sostenibile.

RIFLESSIONI

Ripensamento per una visione diversa del sistema sanitario.

Cambiare prospettiva tenendo come punto focale la centralita’ dell’individuo.

Sforzo teso a slegarci dalla centralizzazione del sistema sanitario ridando respiro alla territorialita’.

Prossimita’ e sostenibilita’.

Come?

Creazione di network che garantisca i servizi sanitari di base.

Il medico di base riacquista la sua funzione primaria, vicinanza ai cittadini e coordina tutti quei servizi che possono essere erogati capillarmente  sul territorio.Dimensione piu’ umana e di conoscenza dei bisogni sanitari degli utenti.

Coordinamento di pull di medici che operano in questo senso, coordinati dal medico di base.

Quali servizi oltre alle prescrizioni di farmaci e impegnative?

Esempio: prelievi ,diagnosi primarie, ecografie, elettrocardiogrammi ed ecocardiogrammi, prova insulinica, somministrazione insulina….tutti quei servizi sanitari che non implicano necessariamente il ricovero.

Utilizzo della guardia medica come primo intervento ambulatoriale per tutto cio’ che non comporta gravita’.(Codice bianco-Verde?)

Collaborazione stretta con le farmacie (altri servizi basilari)

Liste d’attesa: snellendo i servizi primari e dislocandoli sul territorio, si crea la possibilita’ di effettuare accertamenti diagnostici piu’ approfonditi nelle strutture ambulatoriali ospedaliere.

Organizzazione degli screening periodici effettuati sempre in prossimita’ utilizzando appunto il coordinamento sul territorio.

Le strutture pubbliche riacquistano cosi’ il ruolo priimario di gestione del malato “grave”, convenzionando le fondazioni e strutture private presenti con riqualificazione dei reparti e dei centri a secondo della tipologia di malattia.

La struttura pubblica deve dare spazio alla ricercA E ALLA SPERIMENTAZIONE.

Sistema centralizzato regionale per le prescrizioni mediche.rivisitazione del sistema di esenzione e delle malattie che La determinano.

Ridare attenzione ad alcune malattie come quelle psichiatriche, del comportamento e dell’alimentazione.

Rimodulazione e riqualificazione dei centri vaccinali.

Rimodulazione tikets sanitari.

Riqualificazione della medicina del lavoro.

Assunzione e redistribuzione giovani medici sul territorio.

SEPARAZIONE TRA SANITA’ ED ASSISTENZA

Dovranno proseguire parallelamente ma con capitoli di spesa ben individuati e meglio gestiti.

Sanita’ e assistenza a domicilio per malatiti gravi – cronici- allettati.

Ripensamento delle Rsa e Centri diurni.

Servizio infermieristico integrato alla cura della persona sul territorio.

 

RIQUALIFICAZIONE DELLE VARIE AGENZIE PRESENTI SUL TERRITORIO.

SCHEMA ATTUALE

LOMBARDIA

N.8 AGENZIE TUTELA SALUTE IN BREVE:ATS

N.27 AZIENDE SOCIO SANITARIE TERRITORIALI : ASST

COMPITI

ATS Programmazione, acquisto e controllo

ASST erogazione dei servizi -servizi ospedalieri

  • Poli territoriali- case comunita’ – distretti ecc.

ATS DIVISIONE

1 INSUBRIA  —COMO VARESE

2 BRIANZA—MONZA LECCO

3 BERGAMO

4 BRESCIA

5 PAVIA

6 VAL PADANA—-CREMONA -MANTOVA

7 CITTA’ METROPOLITANA —MILANO LODI

8 DELLA MONTAGNA—–SONDRIO, VALTELLINA E VALLECAMONICA.

 

LE ATS SI DIVIDONO IN DISTRETTI

1 DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E INTEGRAZIONE, PRESTAZIONI SOCIOSANITARIE -PREST.SOCIALI

2 DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA , ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE.

3 DIPARTIMENTO IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA

4 CURE PRIMARIE

A CAPO DELLE ATS VI E’ UN DIRETTORE GENERALE.

PER OGNI DIPARTIMENTO FIGURE APICALI E DIRIGENTI.

Necessita’ uno revisione e uno snellimento delle ATS alleggerendole da tutte quelle situazioni burocratiche che rallentano il servizio finale al cittadino.

Revisione dei compiti anche in funzione di quale strada si voglia prendere a livello nazionale (piu’ o meno presenza dello Stato centrale)

Le ATS SE GLI INDIRIZZI GENERALI DOVESSERO ESSERE AFFIDATI ALLO STATO CENTRALE POTREBBERO ASSUMERE UNA MERA FUNZIONE DI CONTROLLO DI ATTUAZIONE DEI PIANI SANITARI GENERALI INDICATI DALLO STATO CENTRALE.Meno personale, meno burocrazia ecc.

 

Segue riflessione nel tempo dopo confronto con i colleghi Lombardi di Sistema Paese.

 

Angelo pagani

AUTONOMIA DIFFERENZIATA REGIONI

 

AUTONOMIA DIFFERENZIATA REGIONALE

Seduta del 23 gennaio 2024 il Senato approva il disegno di legge  d’iniziativa governativa, collegato alla manovra, sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a Statuto ordinario.

Il disegno di legge C: fa seguito agli artt. 116 e 117 della Costituzione.

La proposta nasce dal Ministro Calderoli ed e’ stata presa in carico dall’attuale Governo.

CHE COSA E’?

NON E’ ALTRO CHE IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DELLO STATO, ALLE REGIONE CHE ATTUALMENTE SONO IN REGIME ORDINARIO.

SU COSA?

SU MATERIE DI COMPETENZA CONCORRENZIALE

Su  CASI FONDAMENTALI – ATTULAMENTE DI COMPETENZA DELLO STATO

Nella proposta di legge Le regioni possono trattenere il gettito fiscale che non sarebbe piu’ distribuito.

Affinche’ questo avvenga senza sperequazioni o divari si devono individuare i Livelli essenziali di prestazione (LEP)

Oltre a questo e’ necessario stabilire  come dovranno muoversi gli Enti Locali in base alle funzioni fondamentali attribuitegli.

Segue quindi il negoziato tra Governo e Regioni per la definizione di uno schema d’intesa preliminare.

Lo schema d’intesa preliminare tra Stato e regione, corredato da relazione tecnica e’ approvato dal consiglio dei ministri .Poi trasmesso ai rami del Parlamento per la discussione e approvazione.

Il Parlamento si esprime sugli atti di indirizzo. Gli atti di indirizzo possono essere rifiutati o modificati.

Alla luce di questo il Presidente del Consiglio o il Ministro predispongono lo schema definitivo ove necessario alla luce di un ulteriore negoziato.

RILIEVO: C’E’ PERO’ GRANDE DIFFERENZA ECONOMICA E SOCIALE TRA REGIONI.

PER QUESTO LA VOTAZIONE HA VISTO A FAVORE LE REGIONI DEL NORD e

CONTRARIE LE REGIONI DEL SUD E L’EMILIA ROMAGNA.A

A FAVORE: in generale si tratta di una presa di posizione  a carattere economico. Non e’ cosi’ vero, basti pensare che una Regione come la Lombardia, all’avanguardia per quanto riguarda la sanita’ ha avuto lacune profonde nella gestione della Pandemia.

Quindi si tratta anche di una questione di organizzazione.

Chi e’ a favore sostiene che gran parte del gettito fiscale si traduca automaticamente in maggiore efficienza e avvicinerebbe i “Centri di spesa” .

Piu’ stretto e’ il rapporto tra chi spende e i beneficiari determinerebbe meno sprechi ed una spesa piu’ efficace.

Il precedente metro di valutazione per il trasferimento Stato Regioni era basato sullo storico delle spesa

Quindi poteva succedere che ci fossero trasferimenti piu’ importanti a chi aveva speso di piu’ ma non necessariamente avesse ottenuto risultati efficienti.

Ora si vorrebbe standardizzare la spesa dei livelli essenziali, appunto i LEP.

 

CONTRARI

I contrari sotengono che ci sara’ una sottrazione ingente di risorse alla collettivita’ nazionale e avverra’ una disarticolazione dei servizi.

Servizi, come Trasporti, distribuzione energetica, sanita’ e Istruzione dovrebbero avere una struttura unitaria a carattere Nazionale.

Si profilerebbe la violazione del principio di solidarieta economica e sociale contenuto nella Costituzione.

Aumenterebbe la disuguaglianza tra Nord e sud.

Sarebbe l’avvio della frantumazione del patto sociale che tiene unita’ L’Italia.

L’economista Paolo Balduzzi afferma che attualmente non esisterebbe un criterio tecnico ed economico che permetta di stabilire se una regione sia in grado di fare meglio dello Stato.

Necessita quindi una misurazione oggettiva dei risultati storici delle varie regioni e nelle diverse materie.

Nino Cartabellotta sostiene che questa autonomia differenziata, sarebbe “UN COLPO DI GRAZIA” AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE.

Cio’ aumenterebbe il divario tra Nord e Sud, implementando le disuguaglianze contravvenendo al principio di uguaglianza dei cittadini nel diritto alla Tutela alla Salute.

TRASPORTI – A FAVORE: Efficienza nel realizzare infrastrutture garantendo maggiori servizi.

CONTRAREI. I TRSPORTI DEGLI ENTI LOCALI SAREBBERO QUELLI PIU’ CRITICATI DAI CITTADINI IN QUANTO AD EFFICIENZA.

Sorgerebbero problemi per quei centri urbani che si trovano in una regione ma ruotano o sono strettamente collegati a citta’/capoluoghi situati in altre citta’ e in regioni diverse.

Esempio Verona (Veneto) che ruota molto attorno a Milano (Lombardia).

Terni o Grosseto molto piu’ legati a Roma.

Nascerebbe poi il problema dei cittadini residenti in una regione ma domiciliati in altre e una serie di problematiche tecniche non di poca imprtanza.

Lavoro e istruzione:Potrebbe innestarsi un processo separatista di difficile risoluzione, basti pensare in ambito scolastico a Programmi che non sono piu’ Ministeriali ma di competenza delle regioni che potrebbero avantaggiare alcune materie rispetto ad altre.

Vediamo come questa autonomia differenziata sia riferibile e diritti Civili e sociali, che andrebbero garantiti equamente sul territorio Nazionale.

Tutto cio’ va a toccare i cardini fondanti del nostro manifesto.

Dare un senso alla politica

DARE UN SENSO ALLA POLITICA SIGNIFICA RISPETTARE TRE PILASTRI FONDAMENTALI AL CUI CENTRO

SI TROVA L’ESSERE UMANO

  • IDENTITA’
  • LIBERTA’
  • ESPRESSIONE E DIGNITA’ DELL’UOMO

 

 

ECCO DA QUI, SECONDO IL MIO PARERE DEVE PARTIRE LO SPIRITO CHE ANIMA IL SERVIZIO POLITICO

PER IL BENE DI UN PAESE, QUALSIASI COMUNITA’ ESSA SIA, DAL PIU’ PICCOLO COMUNE ALLA STESSA NAZIONE.

 

IDENTITA’

CIOE’ IL “Mantenimento FONDAMENTALE DELLE CARATTERISTICHE DI UN INDIVIDUO”

L’identita’ che parte dall’essere uomini-donne al divenire persone le quali attraverso inclinazioni, esperienze, contesto sociale, famigliare ecc. sviluppano la parte fondamentale di se’ stessi che e’ la persona. L’uomo-donna, attraverso la memoria e la coscienza si differenzia  dagli altri.

L’identita’ quindi come espressione delle esperienze passate e contingenti che hanno e continuano

A delineare cio’ che siamo, quali emozioni proviamo, in quale direzione vogliamo andare, chi vogliamo essere e di conseguenza le scelte che vogliamo attuare.

L’insieme cioe’ dell’identita’ oggettiva , la nostra riconoscibilita’ unita a quella psicologica cioe’ la nostra personalita’, lo stile del nostro agire, del nostro comportamento.

L’identita’ che si sviluppa nel rapporto con gli altri e non solo con se’ stessi.

Sull’identita’ costruiamo la nostra personalita’ che ci consente di definirci e di renderci riconoscibili al mondo. Da qui non solo una mera definizione dei nostri caratteri identificativi (eta’, tratti somatici, altezza, ecc.)ma sviluppando la personalita’ anche la consapevolezza di chi si e’ e di come voglio realizzarmi nel mondo che mi circonda.

Possiamo quindi attraverso l’identita’ di individui che si incontrano con le loro personalita’, tracciare l’identita’ di una nazione ed una visione di come vorremmo che fosse con le conseguenti scelte da attuarsi.

L’identita’ va accolta , rispettata, protetta.